Marina Bertamoni

Scrittrice

I LIBRI

Marina Bertamoni

È nata a Milano nel 1961.
È laureata in Scienze Geologiche.
È stata finalista in vari premi letterari (tra i quali “Orme Gialle”, “Garfagnana in Giallo” e “Giallo Garda”). Ha vinto il premio ‘Nero Wolfe’ (nel 2011, con il romanzo “La Dea della Luna”, Edigiò) e il premio “Concorso Letterario Internazionale Il Picchio - Città di San Giuliano Milanese” (nel 2015, con il romanzo “Camping Soleil”, I Sognatori).

Nel 2017 ha creato il personaggio di Luce Frambelli, l’ispettrice della Questura di Lodi protagonista dei romanzi “Chi Muore Giace” (2017) e “Dieci Parole per uccidere” (2018), pubblicati da Fratelli Frilli Editori.

Il mostro del lodigiano

Febbraio 2020: da Castiglione d’Adda, un piccolo comune della provincia di Lodi, parte il primo focolaio di un’infezione proveniente dalla Cina, che stravolgerà in breve la vita dell’intera Europa e poi dell’intero pianeta. In questo contesto del tutto inedito, il lavoro di routine della questura di Lodi subisce un rallentamento. Per questo quando Ernesto Ghigliozzi arriva in questura a denunciare la sparizione della figlia Annarita, l’indagine parte a singhiozzo, soprattutto perché quella di Annarita, sedicenne inquieta, orfana di madre che vive con il padre a Lodi Vecchio, sembra una fuga volontaria, destinata a risolversi velocemente con il suo ritrovamento.

Ma i giorni passano e di Annarita non c’è traccia. L’indagine si fa dunque più serrata e l’ispettrice Luce Frambelli, con i soliti metodi anticonvenzionali che la contraddistinguono, raccoglie informazioni e testimonianze che fanno presagire un quadro del tutto diverso e che la spingono a scandagliare a fondo la vita familiare, le amicizie e soprattutto le frequentazioni virtuali di Annarita, diventate prioritarie per lei come per qualsiasi adolescente costretto dal lockdown tra le mura domestiche.

Il vicequestore Bentivoglio, responsabile della squadra, chiede a tutti la massima collaborazione e il rispetto delle regole. Ma Luce è abituata a fare di testa propria e benché la situazione contingente le dimostri che nessuno si salva da solo e che soltanto il lavoro di squadra può portare risultati, non rinuncia alla propria indipendenza. Dovrà fare scelte dolorose, le sole che le consentiranno di risolvere il caso, e pagherà un prezzo carissimo per spazzare via una volta per tutte i dubbi che la tormentano.

La verità è importante e lei vuole conoscerla. Ma più importante è fare giustizia, qualsiasi sia il prezzo che le toccherà pagare

La pazienza della formica

1998: un aereo da turismo precipita nella campagne lodigiane. A bordo vengono ritrovati i resti del passeggero, Alberto Castrovillari, un notissimo manager di personaggi dello spettacolo nostrano ma non c’è traccia del corpo di Andrea Lorchi, il pilota dello sfortunato volo che, dopo alcuni giorni di ricerche, viene considerato disperso e in seguito dichiarato morto.

2019: in una gelida mattina di fine febbraio, sul marciapiede della stazione di Milano-Rogoredo, viene rinvenuto il corpo di un barbone, presumibilmente morto di freddo. L’uomo viene identificato grazie ad una carta d’identità nascosta nella fodera della giacca: si tratta di Andrea Lorchi, anche se sul documento c’è il nome di Charles Martin, un cittadino francese residente in Guyana.

La ricomparsa di Lorchi a vent’anni dall’incidente aereo pone molti interrogativi su come siano andate veramente le cose nel 1998 e la squadra della Questura di Lodi, di cui fa parte l’ispettrice Luce Frambelli, viene incaricata d’indagare su quello che a tutti gli effetti è un cold case. La morte di Lorchi, subito archiviata come evento accidentale, ha molti aspetti poco chiari che fanno sospettare un legame tra l’incidente del 1998 e il ritrovamento del suo cadavere. Ancora una volta, però, la richiesta di verità dell'ispettrice cadrà inascoltata e Frambelli, sempre più sola, non esiterà a mettere a rischio la carriera, pur di soddisfare la propria fame di giustizia.

Dieci parole per uccidere

Il 19 gennaio, giorno della festa patronale di San Bassiano, la città di Lodi si sveglia ammantata da una spessa coltre nevosa. Un bel guaio, dato che si tratta dell'evento cittadino più atteso dell'anno e la neve rischia di rovinare la festa. Ma la neve non è l'unica emergenza a cui la Questura dovrà far fronte: nella notte, in provincia, un noto imprenditore e la moglie sono stati torturati e uccisi in maniera brutale, all'interno della loro lussuosa villa, blindata e a prova di intrusione.

L'indagine è da subito indirizzata verso l'ipotesi più probabile, una rapina in villa finita male, ma Luce Frambelli non è convinta, troppe cose non tornano. L’ispettrice lotterà perché non sia accettata la soluzione più facile, quella che vede lo straniero come il colpevole ideale, il capro espiatorio da sacrificare a prescindere. È una lotta contro i pregiudizi, nel tentativo di stabilire una verità assoluta. Sempre che questo sia possibile, perché la verità è una dea dalle molte facce e tu vedrai solo quella che ti assomiglia.

Chi muore giace

Angelo Di Dio è un giovane uomo dal talento originale che ha dovuto scegliere uno pseudonimo per pubblicare i propri romanzi, dopo un brutale fatto di sangue in cui è rimasto coinvolto. Un provvidenziale test del DNA l’ha scagionato, rendendogli la libertà. Grazie a quello stesso test, però, l’ispettrice Luce Frambelli della Questura di Lodi riesce a smuovere le acque di un caso di omicidio che la tiene impegnata da settimane: il profilo genetico di una donna assassinata, non identificata, risulta compatibile con quello di Angelo.

I due sono inequivocabilmente fratelli. Ma c’è un piccolo particolare: Angelo Di Dio è figlio unico, o almeno così ha creduto fino a quel momento. Frambelli indagherà per scoprire l’identità del feroce assassino, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra il sospetto e un’attrazione per Angelo che diviene lentamente un’ossessione.

Camping soleil - Download PDF

Negli anni Ottanta Torreferro, un paesino dell’entroterra ligure, è stato teatro di un’orribile fatto di sangue: un adolescente, in vacanza al Camping Soleil, viene ritrovato, nudo e strangolato, nelle acque del torrente che attraversa il paese. Il campeggio viene chiuso e il paese inizia un lento declino. Venticinque anni dopo, Sebastiano e Andrea, due amici genovesi che hanno perso il lavoro, decidono di riciclarsi nel ramo del turismo, acquistando il vecchio campeggio, ormai fatiscente, per farlo tornare all’antica gloria. In seguito al primo sopralluogo, i due rinvengono in uno dei bungalow il cadavere di un uomo.

Come agire, a quel punto? Chiamare i carabinieri e tenere bloccati i lavori di ristrutturazione chissà per quanto, o fingere di non aver visto nulla? Quando i cadaveri diventano due, Sebastiano e Andrea capiscono che in gioco c’è molto più della riapertura del vecchio campeggio e decidono d’indagare per proprio conto, cercando di sfuggire al controllo del Maresciallo Scaturro, che li sospetta di essere coinvolti negli omicidi.

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